MANNAGGIA IL RACCONTO
Il pianeta MANNAGGIA è apparso per la prima volta nel seguente racconto.
Mannaggia
di Carlo Sperduti
da “Sottrazione”
Gorilla Sapiens Edizioni
Ti ho appena spedito Mannaggia, il pianeta che ho costruito la notte scorsa. Spero che il pacco arrivi integro. Dentro ci troverai anche l’asse per farlo funzionare: è sufficiente inserirlo nei fori immaginari che non ho praticato e lasciar fluttuare il pianeta liberamente: dopo qualche minuto il moto di rotazione dovrebbe assestarsi e incominciare quello di rivoluzione intorno alla tua testa. Ti si scompiglieranno un po’ i capelli e sentirai un costante venticello, ma ti ci abituerai come si fa con le temperature da una stagione all’altra. È possibile che di tanto in tanto Mannaggia scenda e si metta a girare attorno ai tuoi fianchi. In quel caso devi guardarlo male, per farlo tornare su, con l’espressione numero dodici che ti piace tanto. Per nessun motivo devi permettergli di infilarsi sotto la gonna, nemmeno se fossi tu a volerlo. Non mi far stare in pensiero su questo punto e stai attenta al collo: morde. Ah! Non si gioca a golf con l’ombelico, mi raccomando. Insomma, cerca di fargli fare i suoi giri regolarmente, senza distrazioni. Ora, se ho fatto bene i conti, nel giro di un paio di anni potremo trasferirci lì. Ho messo una casa sul fiume Fran – emisfero australe, nel continente più piccolo – che di sicuro ti piacerà. Da’ un’occhiata, c’è una sorpresa in giardino… Io questo pianeta l’ho costruito in modo che se uno di noi muore non è vero, quindi è un bell’impegno, pensaci bene. D’altra parte sei stata tu a chiedermi di non morire e io ho fatto del mio meglio. Certo, se non dovesse andar bene potrei sempre farne un altro: ho un amico che mi fornisce i materiali a un prezzo di favore. Ma spero ti piaccia questo, e che quando riuscirò a tornare da te saranno già comparsi i dinosauri e allora sì che dovrai stare attenta al collo.