Mannaggia lo sport - La trappola del fuorigioco

Venerdì 24 novembre 2017, ore 18:30
MANNAGGIA – Libri da un altro mondo
Via Cartolari 8, Perugia

MANNAGGIA LO SPORT
Quando la letteratura incontra lo sport e gli fa fallo

Rassegna a cura di Daniele Felicetti e Federico Greco, autori del blog Calcio Romantico.
http://www.calcioromantico.com/
Ogni quarto venerdì del mese sul pianeta MANNAGGIA.

LA TRAPPOLA DEL FUORIGIOCO
di Carlo Miccio
(edizioni alpha beta verlag)
http://www.edizionialphabeta.it/

L’AUTORE

Carlo Miccio, 51 anni, vive a Latina dove lavora come mediatore culturale con profughi e richiedenti asilo politico. Ha pubblicato racconti per la collana Toilet, della 80144 edizioni, di cui è stato uno dei fondatori.
Appassionato di creatività digitale, ha al suo attivo mostre personali e collettive (Roma, Torino, Londra, Latina, Paola) e nel 2014 è stato incluso in un’antologia della Taschen tra i 150 più interessanti illustratori al mondo. Il suo sito è microcolica.it

IL LIBRO

La trappola del fuorigioco di Carlo Miccio è un romanzo che, come una sorta di cartina al tornasole, ci accompagna all’interno delle dinamiche di un ambiente familiare in cui si annida ed esplode un disagio mentale.

Giugno 1975: la travolgente avanzata elettorale del PCI di Berlinguer minaccia di sconvolgere l’ordine politico e sociale dell’intero paese. Per Sebastiano La Rosa, 40 anni e una diagnosi di Depressione Bipolare Schizoaffettiva, si profila il peggiore degli incubi: un paese in mano a barbari che bruciano chiese e sequestrano case. Una paura capace di spingerlo nel baratro psicotico sotto gli occhi di suo figlio Marcello, dieci anni, che la realtà la decifra solo attraverso il gioco del calcio. E che al significato della parola comunismo, e al senso vero delle paure di suo padre, ci arriverà scoprendo le meraviglie del calcio totale: un modulo perfetto praticato dalla nazionale olandese sotto la guida del suo rivoluzionario condottiero, il compagno Johan Cruyff.
Inizia sul campo di calcio un cammino di trasformazione che porterà negli anni quel ragazzino a trovare la maniera per gestire l’ingombrante presenza della malattia paterna e le sue stesse reazioni emotive davanti alla paura e al pericolo.